IL TRIONFO DEI MANESKIN: EUROVISION 2021

<<Non succede, ma se succede… >> è successo.  Era il 1990, ben 31 anni fa, quando l’Italia portò a casa per l’ultima volta la vittoria degli Eurovision con Toto Cutugno e la sua ‘’Insieme: 1992’’. Questa volta, con abiti rossi, borchie, zeppe e tanta grinta sono i Maneskin ad infuocare il palco musicale più ambito d’Europa. Tenutosi all’Ahoy Arena di Rotterdam, la band italiana che sta scalando tutte le classifiche dopo il loro primo posto a Sanremo 2021, ha sbancato conquistando la vittoria con il brano “Zitti e Buoni”.

Con tutta la loro potenza i Maneskin si sono esibiti sul palco in una performance eccezionale, nonostante la censura al testo, tra effetti di luce e fuochi, rincarando la dose di rock che è entrata nei cuori non solo di tutti gli italiani, ma di tutti gli europei. È il pubblico dal vivo e da casa a rimanere incantato dalla loro scenografia e dalla loro energia, scatenatasi nelle parole del loro brano più iconico del momento.

Questa band italiana è riuscita a proiettarci fuori dal mondo per qualche minuto, facendoci entrare in un’atmosfera giusta, priva di pregiudizi, dove regna la ribellione. Con un colpo di acceleratore hanno movimentato il festival più importante d’Europa.

Damiano David, frontman della band, con la sua voce graffiante ci catapulta nel sogno di un giovane non compreso, un ribelle, che vorrebbe vivere senza la paura di essere giudicato. L’ira, la rabbia, le urla si sono fatte strada negli animi di tutti gli ascoltatori emozionando, ma soprattutto regalando tanta potenza. La loro melodia accattivante e il loro slang “Siamo fuori di testa, ma diversi da loro” hanno reso il loro brano il più esplosivo di quest’ultima edizione.

Dopo la loro nomina come vincitori, i Maneskin si sono riesibiti, questa volta senza censura, svelando le parole di rabbia del loro testo, ma avvolgendoci con un’aura di leggerezza, felicità e soprattutto con la consapevolezza di aver raggiunto uno dei traguardi più importanti della loro vita e della storia della musica italiana.

È sempre poi Damiano ad urlare, con orgoglio e fierezza che <<Rock’n’roll will never died>>, il Rock’n’roll non morirà mai. È proprio grazie al loro trionfo che ci hanno ricordato quanto questo genere così tanto discusso sia uno dei capisaldi della cultura musicale, e come tale non potrà mai morire o essere dimenticato.

Gli Eurovision si concludono così, nell’attesa che nuovi talenti emergano il prossimo anno, proprio qui in Italia, di nuovo vincitrice. E voi, avete apprezzato il primo posto di questa edizione?

Anna Di Palma 3Bsa

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