La Corte Costituzionale approva il doppio cognome

Mercoledì 27 aprile 2022 la Corte Costituzionale ha emesso una sentenza, definita storica, sostenendo l’illegittimità della norma che attribuisce automaticamente, al figlio di una coppia, il cognome del padre. La regola, ritenuta dai giudici “discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio”, grazie alle modifiche apportate ad essa, oggi finalmente permette l’assegnazione del cognome di entrambi i genitori, in comune accordo, al proprio figlio.

L’approvazione di questa norma faciliterà la risoluzione di diverse problematiche, come quella riscontrata da una coppia nel 2020 a Lagonegro, in Basilicata. Quest’ultima si rivolse al Tribunale per assegnare al terzo figlio, concepito durante il matrimonio, solo il cognome della madre cosicché potesse condividere lo stesso cognome dei fratelli (riconosciuti in un secondo momento dal padre). I primi tentativi della coppia furono però vani ma, grazie al loro spirito combattivo, oggi sono riusciti a raggiungere il proprio obiettivo.

In merito alla sentenza si sono espressi vari politici, come la ministra della Giustizia Marta Cartabia, che ha affermato che è stato fatto “un altro passo in avanti verso l’effettiva uguaglianza di genere nell’ambito della famiglia.” Al contrario, invece, il senatore Matteo Salvini si è espresso contrariamente sul social network Twitter, ponendo come didascalia di una foto inerente la nuova norma: «Per la serie “le priorità per l’Italia…”»

Chiaramente restano ancora vari aspetti da controllare e ridefinire, ma questa norma fa sperare a tutta Italia che la parità di genere possa, pian piano, essere raggiunta, dando ad entrambi i sessi la stessa importanza e gli stessi riconoscimenti, partendo proprio da un elemento basilare come il cognome.

Giusy Formicola 3AL

Serena Santoro 3AL

Martina Invito 3AL

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