Le Favole lasciamole ai bambini

In occasione della riapertura di Disneyland, uno dei parchi divertimento più apprezzati da grandi e piccini, molti visitatori hanno assistito all’inaugurazione di una delle nuove attrazioni: “Il desiderio incantato di Biancaneve”, ispirato proprio alla favola da cui prende il nome. La moderna invenzione trasporta gli spettatori attraverso varie scene del tanto amato cartone ,  mentre sullo sfondo di luci dai colori sgargianti ed effetti sonori evocativi i sette nani spuntano dal buio per salutare gli ospiti e la matrigna è intenta a confrontarsi con lo specchio magico, dopo aver attraversato il bosco, alla rappresentazione della scena finale, che dal 1937 fa sognare tantissimi bambini: il principe che risveglia con un bacio Biancaneve addormentata. Un bacio chiaramente non consensuale dal momento che la principessa è avvolta nel mondo dei sogni. A questo proposito un articolo pubblicato dal quotidiano San Francisco Chronicle accusa la Disney che mostrare nel 2021 una scena del genere, considerata da molti profondamente sessista, seppur molto piacevole da guardare, è ormai fuori moda e che bisognerebbe iniziare a mostrare, invece, scene in cui la principessa sa come salvarsi da sola e dunque non ha bisogno di un bacio di un perfetto sconosciuto.

La Disney non ha ancora fornito alcuna replica a questo monito, che negli Stati Uniti non ha provocato nessun esilarante scalpore come invece è successo qui in Italia. Molti esponenti politici, infatti, si sono fin da subito mobilitati sui propri social per difendere il bacio del principe, strumentalizzando anche troppo il caso e rendendolo più teatrale della favola stessa.  Si è aperto così uno scontro mediatico tra il populismo e il politically correct.

Sembra, però, che tutti abbiano tralasciato un passaggio fondamentale della favola: Biancaneve non dormiva, ma era vittima di un maleficio e solo il vero amore poteva risvegliarla.  Dunque paragonare la realtà dei giorni nostri ad una favola del genere sembra davvero troppo azzardato, eppure la questione ha smosso gli animi politici più di altre questioni… avevamo forse sottovalutato quanto fosse più importante per gli italiani tutelare i ricordi della propria infanzia.

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